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Coronavirus, terzo morto del territorio pratese: è un 58enne di Montemurlo


A darne notizia gli amici di Si Toscana a sinistra di cui faceva parte e il sindaco Calamai. Era appena andato in pensione. Lascia la moglie, tre figli e l’anziana madre malata


Redazione


Prato registra il terzo decesso a causa del Coronavirus. Questa mattina, 20 marzo, è morto il 58enne di Montemurlo ricoverato da giorni in Terapia Intensiva. Si chiamava Angelo Grazzini ed era molto conosciuto per il suo attivismo politico a sinistra.
Lavorava nel campo della logistica ed era appena andato in pensione. A dare la triste notizia, sono stati gli amici di Si Toscana a sinistra con un post su Facebook. Grazzini infatti, faceva parte del coordinamento provinciale pratese. "È scioccante ed ancora stentiamo a crederci. – si legge nel post del gruppo politico -Il sorriso più bonario, la parola più confortante e disponibile, la dedizione per una società laica ed egualitaria, così come la passione per i giochi enigmistici e di logica sono tratti indelebili che hanno segnato il nostro impegno insieme. Uno dei cuori pulsanti, liberi e solari del nostro gruppo stamani ha smesso di battere. Anche a distanza per adesso ci stringiamo al cordoglio della famiglia, alla quale va il nostro pensiero e tutte le più sentite condoglianze. È impossibile rassegnarci al fatto che da oggi dovremo fare senza di te, caro Angelo…e questo ci impone di impegnarci anche per te. Perché chi ha compagni non muore mai".
La morte per Covid 19 di Grazzini non è ancora stata ufficializzata da Regione e Asl ma ne arriva conferma anche dal sindaco di Montemurlo, Simone Calamai. «È un momento tristissimo. Sapere che Angelo non c’è più rappresenta per me un grande dispiacere e mi voglio stringere con il pensiero in segno di cordoglio alla sua famiglia, alla moglie, ai figli, al fratello, alla mamma. Conoscevo personalmente Angelo, una persona con grandi valori morali, sempre attento al prossimo e pronto alla discussione e al confronto. Una persona attiva, intelligente, partecipe della vita della comunità, appassionato di politica. La sua scomparsa ci addolora profondamente ma ci deve anche far capire, con ancor più forza, quanto sia grave questa epidemia, quanto sia necessario stare a casa per bloccare il contagio».
L’ultimo post di Angelo sulla sua pagina Facebook è del 9 marzo ed è la condivisione di un appello del rapper Frankie hi-nrg mc a rimanere a casa per aiutare il contenimento della diffusione dell’epidemia. Da li a un paio di giorni le condizioni di salute di Angelo, che aveva già precedenti problemi di salute, si sono aggravati così tanto da richiedere il ricovero in ospedale.
Angelo Grazzini viveva con la moglie e l’anziana madre, attualmente ricoverata anch’essa al Santo Stefano, in via Fermi a Fornacelle. Angelo Grazzini aveva alcuni problemi di salute pregressi che probabilmente hanno aggravato il quadro clinico già critico.
A Montemurlo era una persona molto conosciuta da tutti. Il padre era stato sindacalista e lui, dopo una vita di lavoro nelle Marche, circa 10 anni fa aveva deciso di rientrare nella sua Montemurlo per assistere i genitori malati. Dall’inizio del 2020 era andato in pensione dopo aver lavorato come ragioniere in una ditta di trasporti al Macrolotto:« Angelo era talmente onesto e corretto che volle dimettersi dal direttivo del Circolo Arci Tamare di Montemurlo, dove ricopriva la carica di consigliere, perché, lavorando con le spedizioni fino a tarda notte, non riusciva a partecipare alle riunioni. – ricorda con profondo rammarico Alessio Laschi presidente del Circolo Tamare Meucci- Era un uomo convintamente di sinistra, con profondi valori. Laico tanto da essere iscritto all’Uar, l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti italiani. Era appassionato di scacchi, di dama, di enigmi di giochi di logica. Un uomo tutto d’un pezzo, un grande amico che ci mancherà moltissimo. L’ho visto l’ultima volta, solo per pochi minuti, la settimana scorsa prima che si aggravasse. Sono passato da casa sua, ci siamo salutati dal cancello, poi la febbre si è alzata, ha iniziato ad avere problemi respiratori tanto che è stato poi ricoverato».
Solo ieri, il bilancio di questa terribile emergenza ha dovuto registrare il secondo decesso, un 89enne ospite della rsa di Comeana dove tra l'altro si è verificata anche la prima morte della provincia pratese, una centenaria. 
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

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Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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