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Coronavirus, nuovi posti letto al Misericordia e Dolce per i pazienti in via di miglioramento


Saranno allestiti nella Palazzina Ovest, adesso usata per le cure intermedie. La soluzione è stata pensata in vista dell’arrivo del picco previsto per fine mese. C’è anche il piano B nel caso di iper afflusso: l’ex rsa di Narnali


Redazione


Anche la sanità pratese si prepara a fronteggiare il picco massimo di contagi da Covid-19 previsto per la fine del mese. L’idea è lasciare il Santo Stefano ai casi più gravi e di spostare gli altri, soprattutto quelli in via di guarigione, in altre strutture sanitarie. La prima e la più immediata è al Misericordia e Dolce ma al momento non ha niente a che fare con la parte da abbattere.
Si tratta invece della palazzina Ovest, quella a sinistra dell’ingresso da via Cavour. Un tempo era la palazzina delle malattie infettive e ora, per uno strano scherzo del destino, tornerà ad esserlo.
I 24 letti ora utilizzati per le cure intermedie, saranno riservati ai pazienti positivi al Coronavirus ma in fase di guarigione.
Così il Santo Stefano verrebbe alleggerito e pronto ad accogliere pazienti in condizioni gravi.
Nella giornata di ieri, 16 marzo, i vertici della Regione e dell'Asl hanno anche preso in esame la possibilità di attrezzare alcuni dei locali nella sezione chiusa dell'ex Misericordia e Dolce. Ma l'ipotesi è stata subito scartata, visto che lo stato attuale della struttura è tale che richiederebbe tempi molto lunghi per essere di nuovo agibile. E in questo momento non c'è tempo e servono strutture già pronte.
Al santo Stefano sono stati raddoppiati i posti di rianimazione, da 69 a 128, utilizzando altri reparti con percorsi separati. A scarseggiare, in rapporto all’arrivo del picco, sono però i ventilatori. Per questo, dato che le sale operatorie sono quasi tutte ferme, al momento vengono utilizzate anche le relative strumentazioni.
Una parte dell’ospedale, al piano terra, è già stata allestita per ospitare i pazienti in attesa dell’esito del tampone in modo da non incrociarsi con il resto dell’ospedale. In caso di positività la destinazione del paziente viene decisa in base alle sue condizioni.
Questo fino a oggi, con numeri tutto sommato contenuti rispetto ad altre province e altre regioni. Ma se i calcoli degli esperti per le prossime settimane si riveleranno corretti, fare fronte all’ondata di casi con il solo Santo Stefano diventerà complicato per non dire drammatico.
Per questo è nata l’idea di trasformare la palazzina Ovest del vecchio ospedale in una valvola di sfogo. C’è anche il piano B: in caso di iper afflusso saranno attivati anche dei letti nell’ex rsa di Narnali che a breve avrebbe dovuto ospitare altri 30 posti di cure intermedie, oltre al centro Alzheimer già in funzione.

E.B.
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Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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