21.11.2019 h 16:55 commenti

Contro il tarlo asiatico in campo anche i cani con il fiuto speciale: oggi l'intervento in via Baracca

Gli ispettori del servizio fitosanitario della Regione sono stati accompagnati, per la prima volta in Toscana, da cani addestrati di proprietà di un'azienda svizzera.
Contro il tarlo asiatico in campo anche i cani con il fiuto speciale: oggi l'intervento in via Baracca
Il tarlo asiatico può nascondersi all'occhio umano ma non può sfuggire all'infallibile fiuto di un cane addestrato per scovarlo. E così da lunedì scorso e fino a domani, 22 novembre, la ditta svizzera specializzata in questo settore, la Neozoen detection dogs, è in azione a Prato con i suoi 6 segugi ai giardini di via Baracca e in tutti gli spazi verdi pubblici presenti nel raggio di due chilometri per confermare l'eliminazione del focolaio scoperto a luglio che ha costretto il Servizio Fitosanitario Regionale ad abbattere ben 46 alberi di cui 21 sicuramente contagiati. 
Le piante sono state sostituite nei giorni scorsi mentre i tecnici della Regione hanno effettuato un minuzioso controllo della zona in fasce concentriche  partendo proprio dai giardini di via Baracca e includendo anche numerose scuole, per verificare che il focolaio sia stato eradicato. Ma la prima fase di attacco di questo insetto, innocuo per l'uomo ma pericolosissimoo per alcune specie arboree, è invisibile perchè ancora non è iniziata la rosura del legno. Ecco dunque che entra in scena il fiuto allenato di questi cani.

Per la Toscana è la prima volta ma sono già stati impiegati in Lombardia e in Piemonte. Si tratta di Coffee e Edo,  chesapeake bay retriever, Ivy un catahoula leopard dog, Zoe un pastore belga, Toffee un bloodhound e Frieda, un weimaraner.
"Per loro è un gioco. - spiega Carmelo Colletti, ceo di di Neozoen detection dogs - Annusano i tronchi e quando trovano il tarlo ce lo segnalano. Qualcuno lo fa in modo passivo mettendosi a cuccia, altri abbaiando o saltando". 
L'intervento sugli spazi pubblici con l'utilizzo dei cani si concluderà domani. Poi inizierà il controllo sulle aree private ma non sarà necessario il fiuto di Cofee e dei suoi cinque amici. 
"Siamo quasi al termine del monitoraggio e per adesso non è stata riscontrata nessuna presenza di tarli - afferma Paolo Marseglia, ispettore fitosanitario -. Noi possiamo intervenire a seguito di una evidenza già presente sull'albero attaccato dal tarlo e spesso è già tardi. Questi cani invece riescono a riconoscere una pianta malata dall'odore che emette, con ancora la larva all'interno e quindi non visibile. In Toscana abbiamo avuto altri due focolai, di cui uno sempre a Prato, ma questa è la prima volta che usiamo questo metodo innovativo".
E.B.
 
Edizioni locali collegate:  Prato

Data della notizia:  21.11.2019 h 16:55

 
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