Confronto sul volontariato: “Riconoscere e premiare il ruolo delle associazioni”

Le associazioni di volontariato sono cambiate, i servizi sono cambiati, ma restano sempre gli stessi l’impegno e la passione dei volontari.  E’ un messaggio di orgoglio e di speranza quello che viene lanciato dal palco di un affollato ex chiesino di San Giovanni dai rappresentanti locali delle quattro associazioni di volontariato che operano a favore della collettività pratese, ovvero la Croce d’Oro intervenuta col suo presidente Alessandro Coveri, la Misericordia col  segretario Andrea Gori, la Croce Rossa col vicepresidente Matteo Di Stefano e della Pubblica Assistenza col vicepresidente Alessandro Del Panta. Ma c’è anche un altro piatto della bilancia che emerge dal palco dell’evento organizzato dal laboratorio politico Prato Riparte composto da Azione, Buona Destra, Energie per l’Italia, Italia Viva, Partito Liberale italiano, Radicali, +Europa, Cambiamo! Italia al centro e Ali per fermare il declino, ed è quello della preoccupazione per il lievitare dei costi energetici e dei costi di gestione per le sempre maggiori incombenze burocratiche che si trovano a dover sbrigare le associazioni. Sotto l’incalzare delle domande della giornalista Nadia Tarantino di Toscana Tv e Notizie di Prato, i rappresentanti delle associazioni pratesi di volontariato, hanno parlato dei protocolli dell’emergenza-urgenza, della formazione,  dei costi lievitati per il caro energia ma anche di un’Iva che sembra surreale sui prodotti acquistati dalle associazioni per svolgere la loro attività di aiuto per il prossimo. Un’attività che, se bene organizzata e ben amalgamata con la sanità pubblica,  potrebbe anche andare ad abbattere molti costi e a fornire servizi sempre più vicini ai bisognosi ma che sembra stentare a trovare il giusto equilibrio.
I rappresentanti delle associazioni di volontariato hanno chiesto attenzione e  maggior coinvolgimento da parte delle istituzioni. “Ogni contributo che arriva alle nostre associazioni viene interamente impiegato nelle stesse associazioni, non prendono altre strade – hanno dichiarato – di conseguenza: più le associazioni sono forti e più servizi possono fornire ai cittadini facendo del volontariato il valore aggiunto in un servizio alla persona che ha bisogno anche e soprattutto di umanità”.  Ed invece in questo momento in Toscana la preoccupazione  è che entro la fine dell'anno almeno mille associazioni locali potrebbero chiudere la propria attività.
Gli interventi e i messaggi dei rappresentanti di Croce d’Oro, Misericordia, Croce Rossa e Pubblica Assistenza sono stati raccolti dai rappresentanti del laboratorio politico Prato Riparte che presto elaborerà una propria proposta in materia, anche perché – sembra – nonostante la criticità di questo settore, non c’è stato nessun progetto neppure nell’ambito dei fondi del Pnrr per dare una mano per portare avanti i servizi forniti dalle associazioni di volontariato.