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Cessione Prato e revoca dello stadio, il vicesindaco Faggi sentito come persona informata sui fatti


Su delega del procuratore Nicolosi, la Squadra mobile ha convocato e sentito il vicesindaco che ha ricostruito le tappe della vicenda relativa alla vendita del Prato e alla revoca del Lungobisenzio. Nei prossimi giorni saranno sentiti due dirigenti del Comune


Redazione


“Sulla base delle cose che conosco e che so, ho ripercorso tutta la vicenda ricostruendo gli eventi per come si sono succeduti”. Così il vicesindaco e assessore allo Sport Simone Faggi che nei giorni scorsi è stato sentito come persona informata sui fatti nell'ambito dell'inchiesta aperta dal procuratore Giuseppe Nicolosi intenzionato a mettere in fila i tanti elementi di una storia che sembrava dovesse dare all'Ac Prato una nuova proprietà dopo quaranta anni di gestione Toccafondi e che, invece, alla fine si è trasformata nella lite tra la società di calcio e il Comune. Una lite tra pubblico e privato con in mezzo lo stadio Lungobisenzio la cui concessione, disdetta dalla società a maggio ma poi rinnovata e revocata dall'amministrazione comunale nel giro di pochi giorni a metà luglio, è costata al Prato il mancato ripescaggio in serie C. Il vicesindaco è stato convocato e sentito dalla Squadra mobile, delegata dal procuratore. In particolare, Faggi è stato chiamato a riferire sulla scelta dell'amministrazione comunale di revocare il rinnovo della concessione dello stadio vincolando successivamente la restituzione alla vendita della società. Un tira e molla finito malissimo tra accuse reciproche: da una parte il Comune, sindaco in testa, che ha rimproverato a Toccafondi di averlo coinvolto nella cessione del Prato ma di aver messo in piedi un'operazione “poco chiara”, dall'altra Paolo Toccafondi che ha rivendicato di aver fatto tutto il possibile per vendere e che a far naufragare il progetto è stato alla fine il mancato ripescaggio in serie C che invece era la condizione posta dall'acquirente, l'avvocato italo-canadese Joseph Romano, per mettersi a capo della società biancazzurra. Ecco che il procuratore Nicolosi, che nei prossimi giorni sentirà come persone informate sui fatti anche due dirigenti del Comune, vuol accertare la fondatezza dell'operato dell'amministrazione rispetto ad una trattativa di vendita esclusivamente privata. La domanda, in altre parole è: poteva il Comune revocare lo stadio a Toccafondi dopo averglielo concesso e legare la restituzione alla vendita della società considerato che lo stadio è un bene pubblico e la trattativa per la cessione del Prato riguardava solo privati? La procura ha acquisito una serie di documenti in Palazzo comunale qualche giorno prima di Ferragosto, altri sono arrivati con l'esposto depositato dal sindaco Biffoni e la denuncia presentata dal patron Toccafondi.
nadia tarantino
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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