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Caso Swap, la Corte suprema di Londra dà ragione a Dexia. Il Comune ora deve pagare


Ribaltata la sentenza di primo grado che dava ragione al Comune e torto a Dexia. Per le casse comunali si profila un esborso milionario, oltre 14 milioni di euro


Redazione


Colpo di scena nella vicenda Swap. Arrivano brutte notizie dalle aule di giustizia di Londra per il Comune di Prato e le sue casse. La corte suprema di giustizia d'Oltremanica, ribaltando la sentenza di primo grado, ha dato ragione a Dexia Crediop: i contratti stipulati dal Comune di Prato tra il 2002 e il 2006 per ristrutturare il proprio debito, sono validi e pertanto deve essere corrisposto quanto previsto. Si tratta di una cifra astronomica per il bilancio pratese: oltre 12 milioni di euro che il Comune, per prudenza, ha accontonato in questi anni. La somma è composta dai differenziali maturati e non versati dal Comune dal 2010 a oggi, da quando cioè il sindaco Cenni annullò i contratti stipulati agendo in autotutela. Entro luglio devono essere versati anche i 2,5 milioni di euro di spese legali che il giudice ha riconosciuto alla controparte ma che potrebbero lievitare ulteriormente. Quindi il totale, al momento, sfiora i 15 milioni di euro.
Dopo la decisione di Cenni, Dexia impugnò la delibera di annullamento dei contratti da parte del Comune davanti all'Alta corte di Londra che ne ha la comptenza. 
La sentenza di primo grado, considerata storica perchè per la prima volta veniva dato torto all'istituto di credito in una legislazione considerata favorevole alla finanza derivata, annullò i contratti per un vizio di forma. In particolare mancava la previsione del diritto di recesso da esercitare da parte del Comune di Prato entro 7 giorni dalla data di perfezionamento dello swap. La corte suprema di Londra a cui si è poi appellata Dexia Crediop ha ribaltato la sentenza stabilendo che essendo un contratto internazionale non può essere applicato il dititto italiano.
La brutta notizia è arrivata nel tardo pomeriggio di oggi, 15 giugno. Il sindaco ha riferito in Consiglio comunale ricordando che "el 2014, a processo già in corso e appena insediato, avanzò una proposta transattiva a Dexia, che però non la accolse. L'Amministrazione – si legge in una nota del Comune – si confronterà con i legali dello studio Seddons di Londra che seguono il Comune di Prato nella causa civile e attende la traduzione in italiano della sentenza per conoscere nel dettaglio le motivazioni". La sentenza è inappellabile.
Per Dexia Crediop si tratta del secondo successo legale in poche settimane. Sul fronte penale, lo scorso 31 maggio il tribunale di Prato ha assolto i vertici dell'istituto di credito dall'accusa di truffa (LEGGI). nei confronti del Comune di Prato.
 
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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