30.03.2023 h 12:59 commenti

Caro rifiuti, il sindaco Biffoni all'attacco: "Servono subito nuovi impianti"

Il primo cittadino sollecita la Regione per dare gambe a un piano che renda la Toscana indipendente e fermi gli aumenti della Tari
Caro rifiuti, il sindaco Biffoni all'attacco: "Servono subito nuovi impianti"
Il sindaco di Prato Matteo Biffoni riapre la discussione politica sulla necessità di potenziare gli impianti di smaltimento dei rifiuti per dare ai cittadini e alle imprese bollette meno care e chiudere il ciclo dei rifiuti “senza affanno”. “È da anni che denuncio la necessità di nuovi impianti – afferma Biffoni in una nota - e nella scelta a cui ci sottopose l'allora presidente della Regione tra Case Passerini e Peretola, rimasi solo (o quasi) a sostenere che un termovalorizzatore grande, moderno, efficiente era (e resta) la priorità. Senza impianti il ciclo dei rifiuti va in affanno e i costi alle stelle, lo sapevamo bene e abbiamo accettato le tariffe di Ato sapendo che la Regione avrebbe realizzato un piano che finalmente appare essere arrivato: non mi voglio permettere di dettare l'agenda di nessuno e tanto meno del Consiglio Regionale, ma davvero è urgente farlo divenire realtà, senza ulteriori ritardi".
L'occasione per tornare sul tema è offerta dall'arrivo di un nuovo rincaro Tari per famiglie e imprese. "Parto da un dato. – afferma il primo cittadino, presidente Anci Toscana - La mia città, Prato, ha raggiunto oltre il 74% di raccolta differenziata. Porta a porta in tutta la città. Siamo impegnati nelle politiche di riuso e riciclo,  l'economia circolare è nel nostro dna, siamo pronti a realizzare l'hub del tessile. In ogni ambito lavoriamo al massimo per aumentare la quota di riciclo e recupero. Ma sappiamo bene che questo non basta. Se non ci dotiamo di impianti di smaltimento, perché resterà sempre una quota di rifiuti che non può essere riutilizzata, resteremo sempre esposti ai rischi che comporta l'assenza di indipendenza, a partire dalla variabile costi. Do per scontato che siano impianti virtuosi, innovativi e rispettosi dell'ambiente, ma davvero ora è giunto il momento di realizzarli. Questo innanzitutto per una ragione di costi, ma anche per coerenza: non si può essere contrari agli impianti, consapevoli che mandiamo i nostri rifiuti in un altro territorio (e questo un po' mi ricorda un'altra vicenda...)".
Biffoni lancia un ulteriore appello alla Regione e alla politica in generale: "Siamo in grande ritardo, abbiamo perso tempo prezioso ma adesso bisogna fare presto e bene e portare a compimento il piano dei rifiuti su cui la Regione ha lavorato e a cui va la nostra fiducia. La politica non può più traccheggiare".
Contrario il Movimento 5 Stelle: "E' ora di porre un freno deciso a queste decisioni scellerate che vanno in direzione opposta all'economia circolare e alla raccolta differenziata – affermano i consiglieri comunali Carmine Maioriello e Silvia La Vita - Le soluzioni alternative per diminuire la Tari ci sono, sono anni che lo diciamo, facciamo qualche esempio: a Prato sulla riduzione dei rifiuti non ci sono incentivi sull'introduzione del vuoto a rendere. Abbiamo piccoli rifiuti e non in giro per strade e giardini, ovunque. Ci vantiamo dopo anni e anni di porta a porta al 100% di avere la differenziata ferma al 73%, certo c'è chi fa peggio di noi, ma per migliorare dovremmo guardare ai Comuni virtuosi che arrivano fino al 95% di differenziata, introducendo come loro la tariffazione puntuale, controlli e sanzioni. Per non parlare dell'evasione fiscale, che ha raggiunto cifre enormi. Attendiamo dal Pd una presa di posizione seria contro questa deriva: le nostre relazioni già fortemente compromesse rischiano di raffreddarsi ulteriormente. Depositeremo una interpellanza per capire se i consiglieri del Pd siano d'accordo col sindaco”.
Soddisfatta invece Prato in Azione: “Bene Biffoni sul termovalorizzatore, basta con l'ipocrisia di chi corre solo dietro al facile consenso. – afferma Vincenzo Ravone, vicesegretario provinciale di Azione - Consiglieri di maggioranza e opposizione la smettano di nascondersi dietro ad un dito e chiariscano la propria posizione. Anche al centrodestra chiediamo di finirla con la rincorsa ai populisti come fatto dai loro colleghi a Piombino con il rigassificatore”.
Un no deciso ad altri inceneritori arriva da Rifondazione comunista: "“Rappresentano una grave minaccia per la salute dei cittadini e dell'ambiente, oltre a essere una tecnologia superata e costosa. - afferma Alessandro Bonacchi, segretario provinciale - Siamo convinti che il futuro della gestione dei rifiuti debba basarsi su un modello sostenibile ed equo, che metta al centro la tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente e che preveda la riduzione dei rifiuti alla fonte, l'aumento del riciclo e il recupero dei materiali. Chiediamo al sindaco Biffoni ed alla giunta di rivedere le proprie posizioni e di impegnarsi per una gestione dei rifiuti che sia realmente sostenibile e rispettosa dell'ambiente e della salute dei cittadini”.
“I rifiuti non scompaiono, non sono invisibili ed a Prato e in Toscana non siamo autosufficienti. La politica ha l'obbligo di dare risposte, sul tema dei rifiuti i numeri dimostrano che senza un piano, che preveda la chiusura del ciclo dei rifiuti, senza impianti adeguati, la situazione non potrà che peggiorare” sostengono Veronica Versace Scopelliti e Giancarlo Cecchi coordinatori provinciali di Italia Viva. “Dal momento che i rifiuti non sono invisibili – proseguono -, occorrono impianti adatti alla trasformazione e re immissione sul mercato. Occorrono anche impianti per trattare, distruggere, immagazzinare i rifiuti che non possono essere recuperati e che purtroppo non sono pochi. La Toscana e soprattutto l`area centrale fra Firenze, Prato e Pistoia hanno la necessità di garantirsi un sistema di smaltimento dei rifiuti moderno ed economicamente sostenibile di cui il termovalorizzatore non può che esserne parte”.
 

Data della notizia:  30.03.2023 h 12:59

 
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