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La procura militare ha indagato per violata consegna e peculato entrambi i carabinieri accusati di stupro da due studentesse americane che, giovedi scorso 7 settembre, si sono rivolte alla polizia dopo essere state riaccompagnate a casa dai due militari. All'appuntato Marco Camuffo, residente a Prato e in servizio in città fino allo scorso luglio, dopo un lungo periodo passato alla Stazione di Vaiano, e al collega Pietro Costa viene contestato l’uso dell’auto a fini privati e la mancata comunicazione alla sala operativa sull’intervento in discoteca.
Oggi, 12 settembre, è stato sentito in procura per circa un'ora anche Costa, mentre Camuffo si era presentato spontaneamente nei giorni scorsi accompagnato dall'avvocato Cristina Menichetti. In quella occasione aveva ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con la studentessa 21enne, ma di averlo fatto in maniera consensuale e senza essersi accorto dello stato di ebbrezza della giovane.
Il cinquantenne Camuffo, separato e padre di tre figli, attualmente è sospeso dal servizio al pari del collega più giovane di pattuglia.
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