La Consob mette i puntini sulle i e ordina alla Popolare di Vicenza di adottare un percorso il più possibile chiaro in vista dell'aumento di capitale della banca – manovra da un miliardo 750 milioni – nell'ambito dell'operazione di offerta pubblica iniziale, vale a dire la quotazione dei titoli per lo sbarco in Borsa. L'autorità di vigilanza ha comunicato al cda della Bpvi si “assicurare adeguati presidi nelle attività di collocamento dell'aumento di capitale con particolare riguardo alla modalità di valutazione dell'adeguatezza e dell'appropriatezza delle operazioni di sottoscrizione delle azioni offerte alla clientela, presidi sulle operazioni volti ad evitare l'abbinamento tra la sottoscrizione di azioni e l'erogazione di finanziamenti, rafforzamento delle modalità informative per l'operazione di aumento di capitale”. Il cda, presieduto da Stefano Dolcetta, si è riunito ieri, giovedì 7 aprile, e ha affrontato proprio questo argomento “richiamando – si legge in un comunicato dell'istituto di credito – le numerose iniziative di miglioramento poste in essere negli scorsi mesi e tenuto conto delle osservazioni del collegio sindacale, ha deliberato di adottare, per tutte le banche del gruppo, ulteriori misure volte al rafforzamento dei presidi già esistenti”.