26.09.2022 h 17:27 commenti

Biffoni dopo il ko del Pd: "Non autoassolviamoci e capiamo dove abbiamo sbagliato"

Il sindaco non cerca alibi ma torna a chiedere chiarezza sul perché il partito non è riuscito ad imporre un candidato pratese. La consigliera regionale Ilaria Bugetti: "Non cadiamo nell'errore di cercare capri espiatori"
Biffoni dopo il ko del Pd: "Non autoassolviamoci e capiamo dove abbiamo sbagliato"
"Se ci autoassolviamo commettiamo un grave errore così come pensare di dare la caccia al colpevole. Sarebbe deleterio e inutile. Dobbiamo invece fare un'analisi profonda del voto per capire cosa è successo". Il sindaco di Prato Matteo Biffoni invita il Pd, a una riflessione ampia e profonda della Caporetto che l'esito delle urne ha decretato per il suo partito anche a livello locale con il sorpasso di Fratelli d'Italia, diventato primo partito in tutta la provincia e con la sconfitta nel collegio uninominale alla Camera. "Al di là della distribuzione delle colpe, dobbiamo prendere in mano i dati e guardare la differenza di voti tra le ultime europee, le politiche del 2018 e oggi. C'è da capire cosa sia successo. Va fatta una valutazione senza sconti per nessuno. Dobbiamo riflettere su cosa è accaduto, parlarne e migliorare la parte che non è stata recepita. L'unico errore che non dobbiamo commettere è far finta di nulla che questa sia un'elezione come un'altra. Abbiamo davanti altre sfide elettorali e ormai è chiaro che anche la nostra città ha un elettorato mobile. Bisogna quindi tornare a essere i più bravi di tutti, a dare segnali di fiducia, tranquillità, forza e capacità di gestione della politica e della città. Quindi ognuno di noi deve mettere in campo la propria ricetta senza polemiche e in modo costruttivo. Evitiamo di recriminare".
Su quanto abbia pesato un nome non pratese nella sconfitta al collegio uninominale alla Camera, Biffoni torna nuovamente a chiedere chiarezza sulle dinamiche che hanno portato a questa scelta, dopo le tensioni di agosto con la segreteria del Pd: "Tommaso Nannicini è stato un grande candidato, ha fatto tutto quello che poteva fare. Il problema è politico e a monte. Ribadisco che il Pd di Prato, per la sua storia e per la sua forza, avesse il diritto e il dovere di esprimere un candidato pratese e doveva lavorare fino in fondo per arrivare a questo obiettivo. Non ci siamo riusciti a differenza di altri. Ci sono ancora dei passaggi che mi sfuggono di questa vicenda e attendo che mi siano chiariti, ma non possiamo sapere se con un candidato pratese le cose sarebbe andate diversamente. Vedo che in tante città l'elezione non è andata comunque a buon fine e quindi è difficile dire cosa sarebbe successo a Prato se ci fosse stato un nome pratese".
Biffoni, di fronte al passo indietro di Letta, non si sbilancia su chi vede come prossimo segretario nazionale del partito: "Di nomi ne girano tanti. In questo momento credo che la cosa migliore sia capire dove sta e cosa vuole fare il Pd. In base a questo sceglieremo il segretario".
Per la consigliera regionale Ilaria Bugetti, il partito non è riuscito a entrare nei problemi reali e quotidiani delle persone: "La sconfitta ha una portata storica. Sulla crisi economica, causata anche dalla crisi energetica, non siamo riusciti a dare risposte e a essere credibili a famiglie e imprese". Quanto al peso del candidato non pratese sulla sconfitta all'uninominale, Bugetti è convinta che "sia stato molto poco influente. Forse avrebbe ridotto il distacco ma marginalmente. Stiamo guardando la pagliuzza, non la trave. E' sbagliato cercare capri espiatori. E' necessario fare autocritica e analizzare i messaggi che non siamo riusciti a far arrivare".
(e.b.)
 

Data della notizia:  26.09.2022 h 17:27

 
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