Bando per l'accoglienza dei profughi, Milone e Donzelli attaccano la Prefettura
L'esponente di Prato Libera e sicura: "Uno schiaffo ai pratesi in difficoltà economiche". Il candidato governatore di Fratelli d'Italia: "Bisogna allontanare i troppi clandestini presenti, non farne arrivare altri"
Dura presa di posizione di Aldo Milone (Prato libera e sicura) e Giovanni Donzelli (Fratelli d'Italia) dopo la notizia del bando della Prefettura che stanzia due milioni e 300 mila euro per l'accoglienza di 245 rifugiati a Prato (LEGGI).
"Il bando della Prefettura - dice Aldo Milone - è veramente uno schiaffo ai tanti pratesi che in questo momento si trovano in grosse difficoltà economiche. Forse saranno anche soldi stanziati dalla Comunità Europea, però sicuramente non è una scelta felice continuare a inviare altri profughi a Prato, città con grossi problemi di convivenza tra le varie etnie e gli autoctoni e con la più alta presenza di immigrati in rapporto alla popolazione. L'invio di un numero così elevato di immigrati, non c'è mai stato e non voglio pensare che con il cambio di colore politico dell'amministrazione comunale ci fosse stato quasi un via libera. Non voglio giudicare in anticipo questi immigrati che verranno in città - prosegue Milone - però non è difficile supporre che queste persone in futuro, senza un lavoro, possano andare a riempire quel serbatoio di stranieri che in città, almeno una parte, sta creando seri problemi anche sotto l'aspetto dell'ordine pubblico".
E Giovanni Donzelli rincara la dose: “La città di Prato è già satura, non può certo accollarsi altri 245 profughi - dice il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia e candidato governatore -. Prato ha già una pressione migratoria sproporzionata. La Prefettura dovrebbe impegnarsi ad allontanare i troppi clandestini presenti non fare bandi per accoglierne altri. Inserire altri 245 stranieri sul territorio rischia di avere pesanti contraccolpi sugli equilibri locali, fermo restando che non condividiamo la scelta di dare agli extracomunitari vitto, alloggio, scheda telefonica e un bonus giornaliero in denaro”.