Bando aiuti al Terzo settore, Tinagli e Calussi (Pd) chiedono una proroga della scadenza
L'argomento sarà oggetto di una seduta congiunta delle commissioni 2 e 4. “In un momento così complesso, siamo pienamente convinti che questo possa essere un aiuto concreto a quelle tante realtà che rappresentano un vanto per la nostra città".
Spostare la scadenza del bando per gli aiuti al Terzo settore, prevista il prossimo 24 gennaio, per diffondere maggiormente tra enti e associazioni questa opportunità. La richiesta arriva dai consiglieri comunali del Pd, Lorenzo Tinagli e Maurizio Calussi, che annunciano sul tema la convocazione congiunta delle commissioni 2 e 4 che rispettivamente presiedono. "Stiamo parlando - affermano i due esponenti Pd - di 100.000 euro da destinare ad enti e associazioni utilizzabili per l’acquisto di immobili o per la realizzazione di interventi di restauro, nuove opere, ripristino, ristrutturazione, ampliamento o adeguamento di propri fabbricati. Un bando che viene riproposto quest’anno, ma che, in questo periodo storico difficile, può rappresentare un aiuto concreto ad un mondo che è stato piegato dalla crisi sanitaria in corso. In un momento così complesso, siamo pienamente convinti che questo possa essere un aiuto concreto a quelle tante realtà che rappresentano un vanto per la nostra città. Per questa ragione, intendiamo approfondire il bando, uscito il 27 novembre, che quest’anno può svolgere un ruolo particolarmente determinante anche per la loro sopravvivenza. Stiamo discutendo con gli uffici circa l’opportunità di rimandare la scadenza di qualche settimana".
Oggetto di approfondimento è anche la possibilità dei circoli ricreativi di accedere al bando: "i circoli ricreativi del nostro territorio e le associazioni - proseguono Tinagli e Calussi - sono realtà che rappresentano un punto di riferimento per la cittadinanza e un luogo di socialità per le nostre frazioni. Svolgono un ruolo sociale soprattutto per le fasce più deboli della popolazione e sono un presidio democratico da salvaguardare. La pandemia non può e non deve abbattersi proprio sui più deboli. Purtroppo, questa categoria è rimasta fuori dai ristori previsti dal Governo. Per queste ragioni, l’amministrazione Comunale deve provare a fare tutto quello che è in suo potere per sostenerle e aiutarle a superare questa crisi. Sappiamo che la giunta è già al lavoro per cercare soluzioni concrete e auspichiamo una buona riuscita”.