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Angeli custodi in divisa: i carabinieri di Vernio visitano a turno gli over 75 delle zone più isolate


Il servizio di prossimità è stato inserito nel programma di controllo del territorio svolto dalle pattuglie: un caffè, due chiacchiere e un po' di compagnia per capire se c'è bisogno di qualche aiuto


Redazione


In alta Val di Bisenzio gli angeli  custodi hanno gradi e divisa. La stazione dei carabinieri di Vernio ha attivato un servizio di prossimità rivolto agli anziani che non hanno una rete familiare alle spalle. In particolare gli ultrasettantacinquenni che vivono soli in zone isolate, ricevono periodicamente la visita della pattuglia dei carabinieri impegnati nel controllo del territorio. Dieci minuti di sosta per prendere un caffè, scambiare due chiacchiere e vedere con i propri occhi se è tutto nella norma. 
"In pochi chiedono espressamente aiuto – spiega il comandante della stazione, Gianluca Breschi -. Sta a noi capire se l'anziano presenti un disagio o si trovi in difficoltà, per poi attivare i servizi sociali che interverranno per quanto di competenza".
Un servizio del genere sarebbe ingestibile in città e nelle sue immediate vicinanze, ma in un territorio vasto e scarsamente popolato come questo diventa quasi necessario. La stazione di Vernio ha una giurisdizione di 160 chilometri quadrati in cui è compreso anche il comune di Cantagallo e dove vivono circa 9.200 persone. Il servizio è organizzato in modo strutturale. I carabinieri hanno l'elenco completo degli over 65 residenti nei due comuni su cui esercitano soprattutto un'attività informativa, mentre per gli ultra 75enni che vivono soli o presentano contesti familiari complessi, poco meno di 50, scatta la visita domiciliare periodica. 
"Concentriamo l'attenzione soprattutto sulle zone più montane che per noi sono Gavigno e Fossato in primis e a seguire Migliana – prosegue Breschi -. La risposta è soddisfacente anche per noi perchè è un servizio di polizia che ci aiuta a conoscere il territorio e che abbraccia anche aspetti sociali. Seppur per pochi minuti facciamo compagnia alla persona anziana. Parlare con noi è come parlare a un amico. La confidenza che si fa a un carabiniere non è la stessa che si fa a un estraneo". 
Notizie di Prato ha avuto la possibilità di accompagnare la pattuglia ad un paio di visite. La prima è a casa di un partigiano della brigata Buricchi, Franco Calcagnini, 93 anni che vive con la moglie sposata il 25 aprile del 1955. Gli acciacchi fisici non intaccano memoria e lucidità e il combattente è un fiume in piena di ricordi, visibilmente emozionato per la visita dei carabinieri. 
Ed è ancora la seconda guerra mondiale a tenere banco nella conversazione della seconda visita, quella a Alfio Bessi, 92 anni di cui 42 trascorsi a lavorare in filatura. Era un ragazzo quando si trovò faccia a faccia con un soldato tedesco. Convinse gli amici a lasciarlo andare senza torcergli un capello. Favore che pochi giorni dopo il tedesco gli restituirà fermando un commilitone già con il mitra spianato. "Umanamente è ciò che mi sono sentito di fare – racconta Bessi ai carabinieri -, sa quante cose potrei raccontarvi? Da riempirvi la testa". 
Compagnia, ascolto e considerazione. E' questo ciò che più fa felice un anziano soprattutto se solo. Lo sa bene l'Arma che con questo servizio di prossimità ha gettato il cuore oltre l'ostacolo e che si aggiunge ai compiti standard che fanno capo a una stazione. 
Eleonora Barbieri
Edizioni locali: Val di Bisenzio
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(N° 4 del 14/02/2009)
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Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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