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Termineranno a breve i lavori di ristrutturazione dell'anfiteatro di Santa Lucia che il prossimo 7 aprile sarà intitolato all'ex deportato pratese Dorval Vannini.
E' quanto emerso oggi, 18 marzo, durante il sopralluogo al cantiere da parte della commissione 3 presieduta da Luca Roti. L'opera mantiene la sua struttura originaria, ma rispetto al passato è molto più sicura grazie a una serie di accorgimenti e cambiamenti volti a tutelare l'incolumità di chi frequenta questo spazio. Le gradinate e le 8 scalinate sono state coperte da materiale antiscivolo con illuminazione specifica per le uscite di sicurezza. Inoltre il palcoscenico è stato rialzato, coperto da legno e dotato di impianto elettrico per poter ospitare qualsiasi tipo di spettacolo. A proposito, per il riuso completo dello spazio manca solo il certificato di prevenzione incendio dei vigili del fuoco che stanno valutando le deroghe relative alle gradinate (sono 21 gradini anzichè 15).
L'anfiteatro, inoltre, è stato recintato da ringhiere che proteggono chi frequenta il giardino, a piedi come in bici, da eventuali cadute.
Il pensiero va all'agosto del 2013 quando una bambina di 9 anni si ferì gravemente dopo essere caduta da una balaustra per il cedimento della ringhiera. Da allora l'anfiteatro è rimasto inutilizzato. Poi, l'amministrazione comunale ha deciso di intervenire con un progetto di ristrutturazione iniziato oltre un anno fa e costato 250mila euro. Il luogo dell'incidente, che è stato messo in sicurezza, è stato "isolato" impedendone l'accesso con un un cancello.
La ristrutturazione ha interessato anche i bagni e il punto ristoro che sono stati dotati di tre telecamere di videosorveglianza come deterrente per i continui atti vandalici di cui la struttura è stata oggetto in passato.
Ora la vera sfida è far vivere questo luogo. Non appena arriverà il certificato di prevenzione incendi, l'amministrazione comunale affronterà la questione gestione per mettere lo spazio al centro della programmazione degli eventi estivi.
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