La piscina di Iolo resta chiusa. Tramonta quindi l'idea del Comune di riaprirla dopo il crollo del pallone di quella di via Roma. I controlli sulla stabilità della cupola hanno evidenziato grosse criticità e reso di fatto inagibile la vasca. I lavori per la ristrutturazione non sono stati ancora calendarizzati e ,comunque, dovranno essere coordinati con quelli per la realizzazione della piscina olimpionica il cui cantiere dovrebbe partire entro la fine dell'anno. A giorni sarà reso pubblico il nome dell'azienda che ha vinto la gara per la realizzazione, mentre la consegna, si costruisce con fondi Pnrr, avverrà entro il 2026.
Apre invece da lunedì 27 marzo la piscina di via Roma in formazione estiva, cioè senza pallone e con l'acqua scaldata a 28 gradi, però per ragioni climatiche sarà utilizzata fino alle 19, a meno che nel mese di aprile le temperature non si alzino. In orario serale gli atleti dell'Azzurra si sposteranno in viale Galilei, ma questo comporta uno “sfratto” per i corsisti. Per loro però non è ancora stata trovata una nuova piscina dove poter nuotare. Dal mese di maggio, con l'arrivo dell'estate, la Martini e Colzi sarà utilizzabile fino alle 23 e così la piscina di via Marradi tornerà ad essere a disposizione dei corsisti.
“Abbiamo avuto un incontro con l'Asl – spiega Simone Faggi assessore allo sport- per quanto riguarda il problema delle piastrelle a bordo vasca che è stato risolto. Stiamo valutando i costi per fare riparare il pallone che comunque sarà rimontato a settembre. Le società ci avevano chiesto di accelerare i lavori per l'apertura estiva e abbiamo mantenuto l'impegno. Purtroppo meno facile trovare uno spazio per i corsisti di viale Galilei, stiamo cercando di trovare un accordo con le società sportive”.
Sulla quetione piscine interviene anche il Partito Liberale con il suo segretario provinciale Davide Mazzoni: "Quando, ormai 4 settimane fa – dice – si è per l'ennesima volta strappato, per l'incuria e il menefreghismo di chi lo doveva manutenere, il pallone di copertura della piscina di sia Roma, il vicesindaco Faggi aveva garantito che entro metà marzo avrebbero riaperto la piscina di iolo, frettolosamente chiusa in tempi di austerity energetica. Siamo a fine marzo, la piscina di Iolo non è stata riaperta, i ragazzi delle società di nuoto, sincro e pallanuoto devono emigrare nei comuni limitrofi, mendicando spazi acqua e sobbarcandosi spese e tempi di trasferta e, ahinoi, il Comune e il Cgfs si fanno notare soprattutto per il loro silenzio tombale. Ancora una volta sono i cittadini a pagare le promesse da marinaio di chi non riesce a esprimere altro che parole, parole, parole".