Ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con una delle due studentesse americane. Ma ha negato che ci sia stata violenza. Così il secondo carabiniere, interrogato ieri pomeriggio, 12 settembre, dal pm Ornella Galeotti, dove si è presentato spontaneamente insieme al suo avvocato. Proprio il difensore, Andrea Gallori, conferma oggi all’Ansa quanto detto dal carabiniere scelto del Nucleo radiomobile 112 al magistrato. “Il mio assistito ha ammesso che ci sia stato un rapporto sessuale con una delle due studentesse americane che lo hanno denunciato – ha detto l’avvocato -, ma nega assolutamente che ci sia stata violenza sessuale. In questa fase di indagini in pieno corso non ritengo di dover aggiungere altro, abbiamo piena fiducia nella magistratura, riteniamo all’esito delle stesse indagini di poter offrire ulteriori spunti investigativi”. L’interrogatorio, ha precisato l’avvocato, è durato circa tre ore e si è concluso “con uno sfogo, un pianto liberatorio del mio assistito”, ha aggiunto il legale. L’avvocato Gallori ha anche detto che l’ubriachezza delle due studentesse “è una circostanza da chiarire, ma ritengo che sia semplice, bisogna solo aspettare il risultato degli esami biologici”.
Anche il secondo carabiniere ammette il rapporto sessuale ma non la violenza
Lo ha confermato il suo avvocato all'Ansa. L'interrogatorio è durato circa tre ore e si è concluso "con uno sfogo, un pianto liberatorio del mio assistito" ha precisato il legale
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Entrambi saranno presto convocati dalla procura militare, per essere interrogati. Lo conferma il procuratore militare Marco De Paolis, in questi giorni impegnato all’estero. I carabinieri sono stati iscritti lunedì scorso nel registro degli indagati della procura militare con le accuse di violata consegna (un reato che potrebbe essere configurato anche in abbandono di posto) e peculato militare, con riferimento alla violazione delle regole che disciplinano l’attività di pattuglia e all’uso arbitrario dell’auto di servizio. (LEGGI).
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