Accusa il marito di averla picchiata e violentata ma davanti al giudice ritratta tutto
Maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e sequestro di persona le contestazioni mosse dalla procura contro un uomo dopo la denuncia della moglie. Durante l'incidente probatorio, la donna non ha però confermato
Dopo aver denunciato i maltrattamenti, le violenze, le costrizioni, gli abusi a cui il marito l'avrebbe sottoposta per mesi, ha ritrattato tutto e lo ha fatto davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Prato, Francesca Scarlatti, nel corso dell'incidente probatorio fissato proprio per mettere di nuovo nero su bianco, e una volta per tutte, le accuse. Accuse pesanti che a ottobre del 2021 avevano dato il via ad una inchiesta della procura affidata al sostituto Alessia Iacopini. Da una parte l'uomo, pakistano di 33 anni, incensurato, un lavoro di magazziniere, dall'altra la moglie, connazionale di 30 anni, in Italia da nemmeno un anno dopo il ricongiungimento familiare seguito al matrimonio.
Secondo il racconto fatto dalla donna, il marito l'avrebbe presa più volte a schiaffi, pugni e calci, le avrebbe rivolto minacce di morte impugnando un coltello, l'avrebbe costretta a rapporti sessuali, e poi lasciata per giorni senza acqua e senza cibo, chiusa a chiave in casa. La donna, quando chiese aiuto, raccontò anche che il marito cercava di convincerla ad avere rapporti sessuali a pagamento con altri uomini.
Il 33enne finì sul registro delle notizie di reato per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e sequestro di persona. La donna, dopo la denuncia, fu accolta in una struttura protetta e lì vive ancora ora.
Assistita dall'avvocato Alessandra Artese, la trentenne oggi, venerdì 22 aprile, è comparsa in tribunale per l'incidente probatorio ma non ha confermato le accuse ancorate anche ai referti dell'ospedale oltre che arricchite dai dettagli rilasciati alla polizia giudiziaria lo scorso autunno. Presente in aula il marito, difeso dall'avvocato Antonio Bertei. Nelle prossime settimane si conoscerà il destino dell'inchiesta.
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