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Il Ministero dell'Interno premia Prato con 306mila euro per l'accoglienza data ai richiedenti asilo nel corso del 2017. Si tratta del contributo di solidarietà voluto dall'allora ministro Marco Minniti per sostenere quei territori che hanno collaborato alla gestione dell'emergenza sbarchi di quel periodo. In particolare il Comune di Prato incasserà 287mila euro per i richiedenti asilo ospitati nei centri Cas e 18.900 euro per quelli inseriti nel sistema Sprar.
Le due somme sono state calcolate in base al numero degli ospiti effettivamente presenti nelle strutture pratesi alla data del 13 agosto del 2017. Nel caso dei Cas sono state contate 574 persone a 500 euro l'una, e per gli Sprar 27 ospiti a 700 euro l'uno. Mentre in quest'ultimo caso il Comune sostiene dei costi indiretti legati all'utilizzo del proprio personale per la supervisione della gestione che rende il premio ministeriale una sorta di rimborso, per l'emergenza in senso stretto il contributo di solidarietà è "pulito" perchè le spese per i Cas non pesano sul bilancio del Comune (bensì sulla fiscalità generale). "Sono entrate che abbiamo deciso di mettere sulla parte corrente a beneficio della città. – spiega il vicesindaco con delega all'immigrazione Simone Faggi – Non hanno una destinazione precisa ne sono vincolate. Possono essere utilizzate tanto per la manutenzione strade quanto per la spesa scolastica".
Come detto, tali numeri sono riferiti al 2017. Oggi nei Cas pratesi ci sono quasi 200 unità in meno grazie soprattutto all'attenuarsi del fenomeno sbarchi a cui si aggiunge l'ingresso nel sistema Sprar di alcuni ospiti a cui è riconosciuto lo status di rifugiato politico, e la fuoriuscita di chi invece, si è visto rifiutare tale richiesta.
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