A Prato manifestazione nazionale di Forza Nuova, il sindaco scrive al questore: "Non la autorizzi"
L'iniziativa è fissata per il 23 marzo, in occasione dei 100 anni dalla nascita del fascismo e vedrà la presenza del segretario nazionale Roberto Fiore. Biffoni: "Viola la Costituzione e ci sono problemi di ordine pubblico". E Giacomelli presenta un'interrogazione a Salvini
Il prossimo 23 marzo Forza Nuova ha organizzato a Prato una manifestazione che vedrà la presenza del segretario nazionale Roberto Fiore. Il tema dell'iniziativa, che prevede la partenza alle 15.30 da piazza della Stazione, è "Salvare l'Italia".
Sulla manifestazione piena contrarietà e preoccupazione è stata espressa dal sindaco Matteo Biffoni che questa mattina, 8 marzo, ha scritto al questore in relazione al corteo. "Questa mattina ho scritto formalmente alla Questura, perché io credo che la celebrazione dei 100 anni del fascismo violi con evidenza la legge Scelba e i principi costituzionali", ha dichiarato il sindaco Matteo Biffoni.
Nella lettera indirizzata al questore il sindaco ha sottolineato come "La manifestazione è indetta per la celebrazione dei 100 anni del fascismo e pertanto, a mio modo di vedere, viola la Legge 645/1952 che mette in atto la XII disposizione transitoria della Costituzione italiana. Pare dunque evidente che un’iniziativa che celebra il fascismo sia in totale contrapposizione con la normativa vigente e con i principi sanciti dalla Costituzione italiana. Per tale motivo sono a chiederLe di valutare il diniego alla richiesta di autorizzazione di tale manifestazione".
A questo il sindaco ha affiancato anche difficoltà meramente di ordine pubblico, "dal momento che il 23 marzo, come già da tempo organizzato, si svolgerà a Prato il Festival dell’Economia circolare, evento di carattere nazionale diffuso in diversi spazi del centro storico e presso aziende, coinvolgendo oltre al Comune di Prato anche le imprese del distretto tessile pratese. Molti saranno gli ospiti che dal 21 al 24 saranno presenti a Prato per questa occasione".
La questione approderà anche in Parlamento con il deputato del Pd Antonello Giacomelli: "Ho presentato una interrogazione al governo e nei prossimi giorni scriverò formalmente al prefetto di Prato - dice il parlamentare -. Se questo non basta valuteremo altre iniziative. L’annuncio di Forza Nuova di una iniziativa nazionale a Prato il 23 marzo con Roberto Fiore per celebrare il centenario dei fasci di combattimento viola la Costituzione, le norme attuative e l’identità antifascista della Repubblica. Lo dico chiaramente a Salvini: se la legalità non è solamente una linea di abbigliamento del ministro dell’interno, il governo blocchi immediatamente questa vergogna. Non si celebra il fascismo né a Prato né in nessun altro comune della Repubblica Italiana".
Contraria anche Roberta Lombardi, capogruppo del gruppo consiliare comunale Liberi e Uguali per Prato: “Non si può profanare, con una tale iniziativa indetta per celebrare i 100 anni della nascita del fascismo, una città antifascista come Prato – scrive - che subì la deportazione di molti cittadini nei campi di sterminio nazisti a seguito dello sciopero generale e che, fra le tante nefandezze nazifasciste, ha dovuto piangere per l’eccidio dei 29 Martiri di Figline. Sarebbe un insulto a grave ai pratesi e un segnale molto pericoloso per la nostra convivenza civile. Mi auguro che le autorità competenti possano riflettere bene e scegliere di non assecondare pericolose derive fasciste, negando di fatto l’autorizzazione allo svolgimento della manifestazione ideata da Forza Nuova”.
"La manifestazione - spiega Massimo Nigro, candidato sindaco per Forza Nuova alle amministrative di Prato - si chiama Salvare l'Italia, in quanto è ovvio che l'attacco al nostro popolo sia ormai totale. Si potrebbe parlare di infiltrazione islamica e di mafia nigeriana, o del Deep State che ammorba e manovra il futuro della nostra nazione. Per rimanere sul nostro territorio invece, basta pensare all'invasione cinese: demografica, economica e produttiva, che agli occhi di chiunque sia capace di ragionamento, è chiaramente una minaccia letale al nostro futuro: quando un popolo si installa su un territorio, prende possesso dei mezzi di produzione ed innesca una forte crescita demografica, siamo di fronte ad una vera e propria invasione".