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Lo scrittore pratese Edoardo Nesi ha trionfato ieri sera alla 65esima edizione del Premio Strega con il suo libro “Storie della mia gente”, dove racconta in maniera autobiografica la sua vicenda di ex imprenditore tessile e le trasformazioni della nostra città e del distretto dopo l’avvento della globalizzazione che ha spazzato via in un colpo decenni di tradizione imprenditoriale pratese.Con 138 voti, il romanzo, edito da Bompiani, ha quasi doppiato gli avversari più agguerriti, la Veladiano e Arpaia, e a metà dello spoglio aveva già la vittoria in tasca .Fin dall’inizio si respirava un’aria serena al ninfeo di villa Giulia di Roma, teatro consueto della premiazione, con la sensazione però che la gara fosse del tutto aperta. I numeri invece hanno dato ragione allo scrittore pratese, che ha superato notevolmente tutti gli altri concorrenti con la sua opera, che parla delle problematiche sociali ed economiche di Prato e dell’illusione perduta del benessere diffuso in Italia. Una storia, in parte autobiografica, sul processo di progressiva distruzione del distretto industriale tessile pratese e italiano da parte dei cinesi, che sono approdati nella nostra terra instaurando una concorrenza non sempre leale.Una vittoria, questa, che dà grande soddisfazione alla nostra città, con la consapevolezza di poter vantare uno scrittore di grande pregio che crede che “sia compito della letteratura anche cercare di interpretare il reale”.Già arrivato in finale nel 2005 con “L’età dell’oro”, Nesi – che è anche assessore provinciale – era arrivato a sorpresa primo della cinquina di questa edizione, seguito dal terzetto formato da Mariapia Veladiano con “La vita accanto”, Bruno Arpaia con “L’energia del vuoto” e Luciana Castellina con “La scoperta del mondo”. Il trionfo dello scrittore pratese ha decretato anche la fine del dominio della casa editrice Mondatori, che per quattro anni consecutivi si era aggiudicata il premio, con altrettanti autori molto validi: Niccolò Ammaniti, Paolo Giordano, Tiziano Scarpa e Antonio Pennacchi.
Elia Frosini